"Torno all’origine delle mie canzoni". Alex Britti in tour con ’Feat.pop’

Il tempo va, passano le ore… ma le hit di Alex Britti continuano a rappresentare una colonna sonora irrinunciabile delle estati in piazza. La chitarra blues più insinuante d’Italia, che a primavera ha mandato in radio una nuova versione della sempiterna ’Oggi sono io’ con Marco Mengoni e all’inizio dell’estate una rappata di ’Solo una volta’ con Clementino, è in concerto stasera al Parco della Repubblica di Sirolo e il 20 a Riccione. "Non dovendo dimostrare più nulla, sul palco penso a mettermi in modalità divertimento e a darci dentro con la musica assieme ad una band affiatatissima" ammette lui, 56 anni (ancora per un paio di settimane). "Questo tour l’ho intitolato ’Feat.pop’ perché nasce dal desiderio di rileggere in chiave odierna il mio primo album ‘It.pop’ e dall’esperienza fatta lo scorso anno con gli stessi musicisti che ho accanto ora".
Quale aspetto le piace di più dello show?
"L’opportunità di riportare i brani un po’ alla forma in cui sono nati. Permettendo alla gente di cantarli con una veste musicale un po’ più ‘colta’ di quella pop con cui le può ascoltare su disco".
Le esperienze con Mengoni e Clementino sono state accompagnate a giugno dalla tappa di ’Feat.pop’ con ospiti alle Terme di Caracalla.
"Tutti i concerti sono importanti, ma quello è stato davvero speciale. La cornice era davvero unica. Ecco perché ho voluto accanto a me tre cari amici come Marco Masini, Mario Biondi e Clementino, tutti coinvolti nel nuovo album intitolato proprio ‘Feat.pop’ che ho annunciato senza aver ancora registrato, perché lo considero un progetto a lunga scadenza da far crescere piano piano. A fine estate arriverà ‘Gelido’ con Biondi e, a seguire, ‘Se non ci sei’ con Masini".
Disco importante, ’It.pop’.
"Per la mia vita decisivo, direi. Il primo disco, così come il primo film per un regista, ci metti vent’anni a farlo. E spesso è il migliore. Prendi ‘Non farti cadere le braccia’ di Edoardo Bennato, o ‘Terra mia’ di Pino Daniele: dentro c’era già tutto quel che sarebbe arrivato dopo. Tant’è che dal vivo faccio un paio di canzoni di ogni mio album mentre di ‘It.pop’ ne faccio otto".
Anni fa è andato in tour con Bennato. Oggi con chi le piacerebbe condividere il palco?
"Mio figlio m’ha fatto scoprire Alfa che mi piace un sacco. Andare in tour assieme non sarebbe male, perché metterebbe a confronto due generazioni così come mi è accaduto vent’anni fa con Bennato".
A proposito, pure suo figlio si chiama Edoardo. Qual è la prima canzone (non sua) che gli ha fatto ascoltare?
"Non me lo ricordo, però posso dire che Edo a soli 8 anni già riconosce la musica di Jimi Hendrix in mezzo a mille. La sera, quando lo metto a letto, mi dice: vabbè papà, ora dormo, tanto tu vai ad ascoltare Hendrix. Mi prende pure in giro, ricordandomi che posso anche provare a concentrarmi su altri artisti, ma dopo due o tre pezzi finisco inesorabilmente per tornare lì".
La sua ultima fatica discografica ’Mojo’ è di tre anni fa.
"Sto lavorando al successore. Anzi, sette-otto brani sono già quasi finiti. Quindi il mio undicesimo album uscirà con tutta probabilità il prossimo anno".
A fine febbraio, magari?
"A Sanremo non ci penso. Anche se un paio di brani per il Festival li avrei. L’importante, però, è fare un bel disco, se poi rientro nella rosa di Conti, bene, altrimenti amen".
İl Resto Del Carlino